Liberty's Ocean {L'Oceano di Liberty}

  1. The Pickwick Papers n°04
    Settembre 2023

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    Giornalino 2023
    By Liberty il 30 Sep. 2023
     
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    The Pickwick Papers
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    Giornalino del Liberty's Ocean | N° 04 | Mese: Settembre | Anno: 2023
    Novita' nel circuito?
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    In questo mese, la novità è che il forum Romanzi in rosa di Noein cambia dominio e si trasferisce su Forumfree. E' un forum che su Blogfree c'era fin dal 2010, ma il cambio non intacca i nuovi contenuti.
    Anche il blog Fiore Oscuro, di dunkelblum., cambia dominio e da Forumfree si sposta su Blogfree.
    Pure in questo caso, i contenuti creati a maggio sono tutti stati semplicemente spostati sul secondo circuito a settembre.

    Mentre il Roomies in Love di stecla8 è di nuovo in auge con contenuti aggiornati e il forum ristrutturato. Lo stesso vale per il WorderLand di daphnegemy che ritorna anche lui in carreggiata dopo una lunga ristrutturazione estiva.

    Un nuovo Gdr invece torna in auge, il Brooklyn Rebirth. Anche se creato ad aprile e proveniente dalle ceneri del vecchio Brooklyn Gdr, vorrei far notare del fatto che oltre ad avere un luogo specifico, il tempo non sembra passare!

    Un oceano di novita'!
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    Cosa porta di nuovo questo mese?

    Prima di tutto, sono avvenute le votazioni per il "Crea Icons autumn colors contest grafico" svoltosi dal 24 settembre al 01 ottobre. La vincitrice è Yuna ~, complimenti!

    La sezione contenente il Guestbook sarà Shipwreck Cove (Bottega di Liberty), mentre il nome Ariel Cave è stato assegnato alla mia galleria (Galleria dell'artista), queste due sono state invertite come posizioni anche nel 2° blocco. Le skin pure sono state inserite nel 2° blocco, al posto della mia zona staff che va in fondo, al posto dello spam.
    Il giornalino l'ho abbassato alla zona di richieste e tutto ciò che è per voi. Per questi spostamenti, ho sistemato la Guida alle sezioni.

    Il topic delle Abilitazioni è stato aggiornato. Per partecipare al blog in modo serio, ci si dovrà iscrivere al gruppo Heart Of Ocean e verrete automaticamente abilitati alla sezione Shipwreck Cove. Quindi solo dopo, potrete partecipare anche al Guestbook. Lo specifico perchè mi è stato chiesto più volte e volevo essere chiara, anche se nel topic è spiegato punto per punto.
    Per le sezioni Ariel Cave, Black Pearl Rolls, Castle Of Sand, dovrete essere attivi alla vita del blog per 1 settimana e dopodiché richiedere nel topic di farsi abilitare. Chi sarà abilitato, verrà inserito nel gruppo Noble Pirate.

    Alla sidebar sono stati cambiati alcuni link in modo che sia più fruibile, mentre nella tabella in home, al posto di una targhetta inutile, sono stati aggiunti i link alle ultime discussioni create in Ariel Cave o del Giornalino.

    E' stata creata una nuova iniziativa: I love Autumn per tutti coloro che adorano l'autunno.

    PhotoPickwick del mese

    Buono e pericoloso
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    Ci sono varie figure nella storia, morti a causa di un fungo. Si sa che è facile scambiarne uno velenoso con uno buono, ma non tutti furono solo degli incidenti.

    L'imperatore Claudio, morì all'improvviso il 13 ottobre del 54 d.c. durante un banchetto mentre venivano celebrate le Fontinalia, in onore del dio Fons, dopo aver mangiato dei funghi.
    Secondo Plinio il Vecchio, mangiò un piatto di funghi letali, forse della specie Amanita phalloides o Amanita muscaria, confondibili con dei funghi commestibili. Secondo Svetonio invece, i funghi erano commestibili, ma la moglie Agrippina minore vi aggiunse del veleno per simulare un avvelenamento di tipo accidentale.

    Anche il figlio di Claudio, Britannico, venne ucciso utilizzando lo stesso metodo applicato al padre. Infatti all'età di 14 anni, venne avvelenato con i funghi durante una cena a cui parteciparono sua sorella Claudia Octavia e guarda caso anche la sua matrigna Agrippina.
    Molti pensarono che fu Nerone a volerlo morto, in quanto figlio maschio del suo predecessore.

    Papa Clemente VII, figlio naturale poi legittimato di Giuliano de' Medici (ucciso nella Congiura dei Pazzi), morì a Roma il 25 settembre 1534, dopo aver mangiato un'amanita phalloides, di ritorno dal dal matrimonio della nipote, Caterina de' Medici.

    All'imperatore Carlo VI d'Asburgo, nonno della famosa regina di Francia Maria Antonietta, piaceva andare in giro per i boschi a raccogliere i funghi che poi mangiava e offriva ai suoi ospiti. E lo fece anche in quell'infausto 20 ottobre 1740. Con ogni probabilità, quel giorno raccolse e mangiò dell’Amanita phalloides.
    Alla sua morte, si scatenò una lunga e sanguinosa guerra nota come Guerra di successione austriaca che coinvolse quasi tutti gli stati europei.

    PickwickMusic del mese




    "E in Autunno mi parlano tutte le cose che ho perso."
    La turta Bertulina
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    La torta Bertolina, è un dolce casalingo autunnale tipico della Lombardia. E' una torta tipica del territorio cremonese, nello specifico nella città di Crema, dove viene chiamata "turta Bertulina". Ogni anno a metà settembre, viene dedicato a questo profumato dolce una sagra; a Crema il "Festival della torta Bertolina" in piazza Duomo è possibile degustare la torta.
    Le origini sono incerte, ma con molta probabilità, vanno collocate dopo il 1800: la sua protagonista, l'uva fragola, conosciuta perlopiù come "uva americana", che fu introdotta nel XIX secolo e ibridata con le viti locali e che si può avere nelle tavole per poche settimane da settembre a ottobre.
    Tradizione vuole che la Bertolina nasca in una panetteria di Trescore Cremasco, per mano di due sorelle, la cui ricetta faceva gola a molti. Nonostante i tentativi di imitazione, nessuno fu mai in grado di riprodurla e visto che le due sorelle rimasero nubili tutta la vita, non lasciarono mai la ricetta in eredità a nessuno.
    Non ne esiste una sola versione, come per molte specialità regionali di tradizione contadina la ricetta è stata tramandata di generazione in generazione, ma la particolarità di questa torta è il suo dolce profumo di uva, che si sente fin dalla fase di cottura e la semplicità, essendo realizzata con pochi ingredienti. Ha un colore bruno dorato, la crosta ha una consistenza irregolare con piccoli buchi da dove si intravedono dei piccoli acini.
    C'è però il settimanale del quotidiano La Repubblica ha dedicato una bella storiella:

    Una storia antica racconta che, un giorno, un contadino di nome Bertoldo entrò alla corte del re: il contadino non si inginocchia, anzi cammina diritto e, senza togliersi il cappello, va a sedersi proprio accanto al sovrano. Il sovrano è talmente stupito dall'assurdità della situazione che lascia fare, e anzi comincia a discutere lungamente con Bertoldo. Si diverte anche molto, e in breve tempo decide di accoglierlo a corte come consigliere.
    Bertoldo, quando si rivolge al re, deve rispondere a una serie di domande: gli viene chiesto chi sono i suoi "ascendenti e discendenti", e cioè a che stirpe nobiliare appartiene. Il contadino risponde con una battuta che sono "i fagioli, i quali bollendo al fuoco vanno ascendendo e discendendo su e giù per la pignatta".
    Andrà a finire male per Bertoldo, e in modo misteriosissimo: morirà perché - a corte - è costretto a mangiare carne e cibi pregiati, e non le rape e i fagioli a cui è abituato. Qui, in breve, si nasconde il cuore della faccenda: i contadini - in quell'idea di mondo - non potevano mangiare ciò che mangiavano i ricchi, perché gli faceva male. E quindi ciascuno era destinato a stare e rimanere nell'angolo di società che gli era stato dato.


    C'è un dettaglio che di solito non si dice: la torta migliore è quella con i vinaccioli, lasciando l'uva con i propri semi e quindi senza tagliare in nessun modo i chicchi.

    Se volete, QUI potrete trovare la ricetta completa.

    Buona e profumata

    Tra fogliame e click

    Sleepy Hollow Farm
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    E' ben risaputo da tempo, che il Vermont è lo stato degli Usa dei ponti coperti, risalenti in generale alla fine del 1800 e costruiti per proteggere le vie di comunicazione soprattutto durante il periodo invernale. Ma in questo stato non è l'unica chicca fantastica di questo posto situato dall'altra parte del mondo.
    Vorrei parlarvi di un posto del New England, chiamato Sleepy Hollow Farm, nel Vermont. No, non è la Sleepy Hollow della leggenda del cavaliere senza testa di cui Burton ci creò un bellissimo film, in quanto quella, chiamata però formalmente North Tarrytown, si trova nella contea di Westchester, nello stato di New York.
    Situato appena fuori dalla città di Woodstock, Sleepy Hollow in Pomfret si trova vicino a Cloudland Road, ed è una residenza privata che vanta una delle viste più panoramiche e fantastiche del paese.
    E' ammirevole soprattutto durante tra i mesi di settembre e ottobre, durante il fotografico fogliame autunnale.
    Lungo una tortuosa strada sterrata fiancheggiata da maestosi aceri e fattorie restaurate, con i suoi grandi fienili, e la Cape farmhouse di fine 1700, Sleepy Hollow è una destinazione perfetta per chi ama l'autunno e osservare le foglie che cadono creando un tappeto colorato.
    Al mattino o nelle prime ore della sera, la stretta strada che porta alla fattoria può essere fiancheggiata fino a 20 auto, mentre molti si fermano a fotografare questo incredibile e posto.
    La storia di Sleepy Hollow Farm risale alla fine del 1780, quando due giovani fratelli del Connecticut, Samuel e John Doten, lasciarono la fattoria di famiglia per una nuova vita nel Vermont centrale. Non furono pionieri in questo senso. L'area che sarebbe diventata nota come Pomfret, nel Vermont, fu fondata nel 1761 e nove anni dopo Bartholomew Durkee, originario di Pomfret, nel Connecticut, ne divenne il primo colono.
    Negli anni successivi, altri dalla città natale di Durkee lo seguirono, compresi i fratelli Doten. Non sorprende che chiamassero la loro nuova casa New Pomfret; successivamente è stato abbreviato in Pomfret.
    L'attuale proprietario della fattoria l'ha acquistata per 2,2 milioni nel 2020 dal chitarrista degli Aerosmith Joe Perry e sua moglie Billie, che hanno fatto di Sleepy Hollow il loro ritiro nel Vermont.
    La proprietà è composta da 115 acri e comprende il Capo originale e un fienile riscaldato a sei stalle con soppalco/studio collegato alla casa, oltre a un laghetto, una guest house e una capanna di tronchi che poggia su un crinale con una fantastica vista delle colline circostanti.
    Solo negli ultimi 10-15 anni Sleepy Hollow è diventato una vera calamita per i fotografi; l’avvento della fotografia mobile e l’ascesa di Instagram hanno sicuramente avuto un ruolo nella sua popolarità. Ma per molte persone che desiderano una passeggiata nel Vermont, soddisfa anche molti altri requisiti.
    Ci sono anche gli stagni, da cui al mattino esce la nebbia e le colline dietro di essi, ed è vicino alla bellissima città di Woodstock, con diverse case restaurate del tardo georgiano, in stile federale e in stile neogreco. No, anche questa non è quella del famoso Festival di Woodstock, situato in nello stato di New York. Qui c'è pace, sembra un piccolo lato di Paradiso dove in inverno si può sciare e la neve cade abbondante.
    Non sono mancate le proteste delle persone reali che vivono in quel luogo, che tra settembre e ottobre si trovano affollati di automobili e fotografi che non riescono ad accogliere, essendo un luogo privato e quindi privo di parcheggi adatti.
    Noi godiamocelo d a qui e dalle numerosissime foto che si possono trovare in internet e sognare con un sospiro di essere lì. Da quando sono piccina mi sono innamorata di questo posto e di cui credo, vada preservata il suo esser un posto piccolo e chiuso.




    "L’11 settembre è stato un giorno di disilluminismo."
    Per non dimenticare
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    Tutti dicono: ricorderemo sempre dove eravamo quel giorno e cosa stavamo facendo. Sì, è vero, dopo ventidue anni, sebbene mi sembra strano che ne siano passati così tanti, ricordo ancora dove ero e cosa stavo facendo. Racconterò la mia storia, sebbene non abbia chissà quali risvolti, ma per far capire come, dopo anni, quell'attacco sia rimasto così impresso dentro.
    Avevo tredici anni, ed ero nella mia casa dell'epoca in compagnia della mia compagna di classe delle medie, Ilaria. Stavamo facendo una cosa semplice e naturale per quell'età tra amiche: vedere la televisione trascorrendo del tempo assieme.
    Non ricordo che programma stessimo guardando, ma ricordo che ero in cucina e dove ero seduta. A circa le tre del pomeriggio, tutto fu interrotto da quelle immagini agghiaccianti della prima torre fumante e poi il video mandato di continuo che mostrava come il primo aereo avesse sfondato la WTC1.
    Mi si ghiacciò il sangue, letteralmente.
    Ricordo ancora quella sensazione, il senso di impotenza ed orrore, dinnanzi a quelle immagini. Incredule, sia io che la mia amica, a capire che era tutto vero. Ricordo ancora che pensai che quel simbolo americano, che tutti sognano di andare a vedere, di salirvici se mai avessimo mai avuto la fortuna di toccare le coste della Grande Mela, si stava frantumando. E tutto accadeva in fretta ma che agli occhi di oggi, pare passa come un sogno al rallentatore.
    Una sensazione di angoscia che negli anni si è mista alla rabbia, ma soprattutto, a una sola domanda? Perchè tanta cattiveria, perchè?
    Non voglio soffermarmi su bufale, teorie complottistiche, polemiche o quant'altro, ma ricordare quelle persone che, dalle piccole fessure che erano le finestre delle due torri, sventolavano disperate qualcosa o si aggettavo all'infuori, alla ricerca di aria, di aiuto. Chi invece, cercava una via di fuga nel vuoto che non fosse fuoco e fumo, in quell'inferno di acciaio, cemento e vetro. Persone che si lanciavano sapendo di trovare morte certa piuttosto che soffocare lentamente.
    O quei pompieri, vigili, e poliziotti che non ce la fecero, rimasti anche loro vittime dei crolli. Per non parlare delle persone sugli aerei, che fossero la crew o i passeggeri, chissà quale orripilante visione avranno veduto, prima che l'aereo virasse verso un così tragico destino.
    E rivedendo i documentari, davanti alle lacrime di un vigile del fuoco ormai in pensione mentre racconta di come sopravvisse per un soffio mentre chi gli era vicino no, non si può far altro che commuoversi con lui, sentendosi stringere il cuore ancora una volta. Un sopravvissuto che, come tutti noi, dopo quel giorno che cambiò non solo le sorti del mondo, cambiò anche il senso di sicurezza fino ad allora creduto impossibile da distruggere.
    Non nascondo che dopo l'attacco dell'undici settembre, per anni ebbi paura di un attacco terroristico. Sentivo il rombo di un aereo nel cielo, alzavo il capo e lo guardavo preoccupata, chiedendomi: "E se adesso cade?" rimanendo ogni volta con quel dubbio. O in metropolitana, quante volte la si prende nella vita, ma da allora ebbi la paura che chiunque sconosciuto con uno zainetto potesse celare una bomba al suo interno.
    Nel tempo questa è paura è passata, si viaggia come prima nelle metro e nei tram, lo sguardo passa quasi indifferente quando un areo transita sopra le nostre teste, Da quel giorno però, mi sono sentita, e ancora mi ci sento per essere sincera, un po' meno sicura nel mondo.

    Dite Cheese?

    Il giorno piu' brutto
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    Ho aspettato molto tempo prima di riuscire a vedere questo film e anche se sono passati diversi anni, mi è rimasto molto impresso e credo sia un film davvero molto forte e allo stesso tempo molto delicato, vicino ai cuori, nel portare sullo schermo un argomento tanto doloroso per l'intera America, e non solo.
    Non è però, senza svelare l'intera trama, quello che ci si aspetta: un film durante o dopo gli attacchi nel senso lato no. Racconta la storia dal punto di vista di questo bambino con un qualche spettro di autismo, rimasto orfano dal padre a causa dell'attacco alle torri gemelle, e che nel cercare cosa egli gli abbia lasciato prima di morire, ritroverà dapprima il nonno, se stesso e un rapporto con la madre.
    Ci sono svariati motivi per guardare questa pellicola, tra cui di sicuro l'impatto emotivo che una persona lascia ad un'altra quando la si incontra, la connessione fra persone anche e a volte sconosciute, la storia che ognuno porta in sè, la condivisione, l'altruismo. E perchè no, l'amore. Non per forza quello romantico, ma tra una madre e un figlio, di un nonno silenzioso.
    Quello di un padre anche se non c'è più.
    Ma forse quello che rimane più impresso, è l'elaborazione del lutto, il dolore. Questo ragazzo non accetta la morte così tragica del padre. Non tutto ha senso, non tutto è spiegabile e il dolore è, sebbene sottinteso, inconcepibile alle volte. Lui cerca il suo senso della vita, di questa perdita e lo fa in un modo inaspettato dando il meglio che poteva per arrivare al finale, il suo, di cui aveva disperatamente bisogno.
    E non dimentichiamo la figura del "The falling man". Non si sa chi sia in realtà quella figura che pur di scappare dalle fiamme, dal fumo, da una morte orribile, con compostezza preferì buttarsi nel vuoto, scomparendo tra le macerie del World Trade Centers sotto di lui.
    Nel film parrebbe il padre del protagonista, sebbene sia impossibile oltre per veridicità, ma anche per il fatto che non accadde appena prima dell'imminente caduta della torre Sud.
    Nella realtà, non si sa se quella persona, è divenuto il simbolo di tante persone che hanno perso la presa o sono state sbilanciate vicino ai davanzali delle finestre o hanno tentato di scendere al piano inferiore sotto il fuoco. O in questo caso, si sono gettate verso la morte per sfuggire al fumo, alle fiamme e al caldo estremo.
    Un simbolo molto triste, perchè poteva essere chiunque, perchè poteva capitare a chiunque intrappolato nelle torri, di sentire di non avere via di scampo se non quella. Il simbolo non di chi voleva togliersi la vita, ma di chi è stato vittima di uno degli atti più crudeli degli ultimi anni della storia umana.
    Il protagonista fa un disegno pop up delle torri gemelle, disegnando il "The falling man" non che cade, ma che ritorna sulla torre, quasi come a volerlo salvare, quasi come a essergli incredibilmente vicino.




    "Poesia è il più bel soprannome che diamo alla vita."
    Gabriele D'Annunzio
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    Autunno, che negli occhi suoi specchiasti
    e nel mar taciturno il tuo fulvo oro
    tutte le acque un immobile tesoro
    parvero, e gli occhi più del mare vasti,

    Autunno, io non sentii mai così forte
    la tristezza che tu solo diffondi
    quante di me nei tuoi boschi profondi
    son cose morte tra le foglie morte!

    Come ieri. Fu ieri la suprema
    tristezza e fu l'amor supremo.
    Ah mai, ne l'ore più segrete,
    mai l'amai come ieri.
    Ancor l'anima ne trema.

    Ella taceva, chiusa ne la nera
    tunica dove sparsi erano fiori
    pallidi, Autunno, come i tuoi che indori
    sul vano stelo; e, china a la ringhiera,

    guardava il golfo solitario, china
    come colei che un peso immane aggrava.
    Ombra de la sua fronte!
    O non guardava forse dentro di sé la sua ruina?

    Forse. Non domandai.
    Ma così pienamente a lei rispondean
    tutte le cose visibili, apparenze dolorose
    d'anime involte ne la stessa pena,

    che io credetti vedere il suo dolore
    in quelle forme, vivere in un mondo
    espresso intero dal suo cuor profondo,
    irradiato da quel solo cuore;

    e fu per me ciascuna forma un segno
    che svelava un mistero: quasi un muto
    verbo; e più nulla fu disconosciuto,
    anche per me, ne l'infinito regno.

    Non solo Settembre
    Weather-Partly-Cloudy-Rain-icon
    Il nome di questo mese deriva dal latino september, a sua volta da septem, perché in origine era il settimo mese del calendario romano. Ma non sempre si chiamava così.
    Nell'anno 37 l'imperatore Caligola decise di chiamare questo mese "Germanico" in onore di suo padre che si chiamava così; ma alla morte dell'imperatore gli fu ridato il nome originale.
    Nell'anno 89 ritornò nuovamente il nome "Germanico", questa volta per celebrare una vittoria dell'imperatore Domiziano sui Catti e, come accaduto in precedenza, alla morte dell'Imperatore, quando venne ucciso, venne ripristinato il nome originale.
    Venne chiamato anche Amazonius durante il breve periodo della riforma del calendario attuata da Commodo.
    Nel calendario rivoluzionario francese l'anno terminava a cavallo del mese di settembre: fino al 16 o 17 di settembre si era nel mese di Fruttidoro, vi erano poi cinque giorni detti "Sanculottidi" (sei negli anni bisestili), infine, dal 22 settembre alla fine del mese si cadeva nel primo mese del calendario rivoluzionario, Vendemmiaio.

    Ringraziamenti
    Con questo piccolo spazio ringrazio tutti di aver letto. I testi sono stati scritti di mio pugno, con il piccolo ausilio di qualche sito di rilevanza per gli aspetti più tecnici e l'onere della veridicità:
    https://it.wikipedia.org/
    https://biografieonline.it/
    www.micelia.it/
    https://ricette.giallozafferano.it/
    https://cremonasera.it/
    https://newengland.com/

    Per le icon categorie si ringrazia:
    www.iconarchive.com/
    Per le fotografie si ringrazia:
    www.google.it/

    Vuoi contattare la Direttrice per i prossimi argomenti? Lo puoi fare QUI nel topic.
    Se ti interessa potremo parlarne insieme e avrai i tuoi ringraziamenti nel prossimo episodio!

    Piccolo spazio pubblicita'



    Testi, Codice & Grafica by Liberty's Ocean © Non copiare o prelevare, grazie!


    Edited by Liberty - 30/3/2024, 20:59
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    Ciao, eccomi qui a commentare :D.
    Stavo aspettando trepidante la sua uscita ed eccola (si lo so è uscito ieri sera ma io ero distrutta, quindi oggi mi sono dedicata alla sua lettura).

    Beh che dire, adoro i funghi e proprio stasera mi sono mangiata delle buonissime lasagne con i porcini :upss:, però si ammetto che da un lato ho sempre avuto timore sapendo che se vengono raccolti quelli sbagliati si può morire e purtroppo è successo a molte persone, tra cui gli antichi romani.

    Anche io ricordo dov'ero quando ci fu l'attacco alle torri gemelle. La scuola ancora non era cominciata quindi mi stavo godendo, al mare, gli ultimi giorni di libertà. Ero andata in sala giochi, il posto di ritrovo con le mie amiche e la ragazza che lavorava lì mi disse cos'era successo. Inizialmente mi fu tutto raccontato a voce, ma appena rientrai a casa alla tv non facevano vedere altro che i due aerei che venivano dirottati sulle torri e le persone che per "salvarsi" si buttavano. L'anno scorso, casualmente, ho visto anche un documentario, ammetto che è stato abbastanza pesante sentire il racconto di alcuni sopravvissuti.

    Da me nel periodo della vendemmia c'è la "schiacciata con l'uva" ma ammetto che non ne vado poi matta. E' comunque un dolce.
     
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    Ciaaau, grazie! **

    Uh che bontà caspita, credo che ormai comprandoli al supermercato la possibilità sia minima però si che brutto temere che possano fare del male o addirittura uccidere! Mio zio andava spesso a funghi anni fa, per fortuna sapeva riconoscerli, io sarei proprio una capra, soprattutto quelli che sembrano dei comunissimi porcini, però sono affascinanti.
    Si credo che nell'età romana forse era il modo più facile per uccidere mascherando l'avvelenamento.

    Mamma mia, che brutto saperlo anche così. Si poi non facevano altro che trasmettere quello, è stato brutto vedere la gente disperata. Si, l'anno scorso ne hanno fatti diversi, anche della moglie dell'uomo che gettandosi uccide un vigile del fuoco. Mi chiedo quanto erano disperati di sapere di morire subito - e in modo brutto seppur veloce - piuttosto che una lenta agonia tra fumo, fiamme, calore, sostanze tossiche.

    Sai che non so che cosa sia? Di che si tratta? ^^
     
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    Premetto che quando lavoravo al forno la vendevo ma non l'ho mai preparata. Scuramente in qualche libro di cucina ho anche i vari ingredienti, come si possono trovare tranquillamente online.
    Comunque sarebbe una focaccia dolce, si prende l'impasto del pane e si stende uno strato sopra vi si depositano tantissimi chicchi d'uva (la versione originale prevede i semi, ma adesso c'è anche la versione senza semi) ci si mette lo zucchero e poi si ricopre con un altro strato di impasto di pane dove si sparge altro zucchero ed olio. Questa schiacciata è fatta generalmente verso Ottobre, diciamo nel periodo della vendemmia ecco :D.
     
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    Uh che bontà caspita! Una volta feci la schiacciata dolce con le arance, penso durante la pandemia Covid e mi piacque un sacco. Se trovo la ricetta vorrei provare anche questa, ormai mi ha incuriosito!
     
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    Si, credo che la ricetta puoi trovarla tranquillamente online. L'importante è che l'uva sia di quella nera e gli acini siano piccoli :D. Se poi la fai fammi sapere come ti è venuta e se ti è piaciuta :D.
     
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    Si se riesco convincere a casa te lo dico. Ogni giorno si impara qualcosa di nuovo ^^
     
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