Liberty's Ocean {L'Oceano di Liberty}

  1. The Pickwick Papers n°05
    Ottobre 2023

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    Giornalino 2023
    By Liberty il 1 Nov. 2023
     
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    The Pickwick Papers
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    Giornalino del Liberty's Ocean | N° 05 | Mese: Ottobre | Anno: 2023
    Novita' nel circuito?
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    Come già preannunciato, il Masters of Florence chiude, stavolta in via definitiva su blogfree. Indi per cui, è stata cancellata la sezione di benvenuto per le presentazioni e quella dello spam, che mi sto organizzando a cancellare. Il dominio è quindi ora disabilitato a tutti e la parte di gioco è stata spostata qui sul Blog. Vedrò come e quando cancellarlo, forse a fine anno/inizio anno nuovo.
    Come detto, nel cancellare gli spam o richiederlo a vari forum, ho notato che molti, tra cui qualche Gdr stanno chiudendo o sono lì lì per farlo. Altri invece sono abbandonati ed è una vera tristezza.
    C'è però un bel Gdr, a tema Harry Potter e allo steso tempo mistero in cui alcuni maghi iniziano a sparire. Il Parasomnia rpg è nuovo, essendo stato creato a ottobre dell'anno scorso, ma credo che comunque meriti dell'attenzione.
    Inoltre l' Ainulindalë - La Musica degli Ainur ha cambiato veste con una nuova skin molto cuoriciosa e... fantasy!

    Un oceano di novita'!
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    Cosa porta di nuovo questo mese?

    Prima di tutto, per questo numero non ci sono state votazioni di contest e quindi stavolta non ho alcun vincitore da annunciare sul Giornalino.

    A parte la grafica a tema Halloween per ottobre, non ci sono delle grandi news nel Blog. Il banner grande orizzontale è stato utilizzato dapprima nel blocco 2, ma non mi convinceva e l'ho tolto.
    Per quanto riguarda invece la grafica nuova, non so se dopo la festa di Halloween ritornerò a quella di prima o ne farò una nuova.
    Intanto inizierò a pensare a quella invernale, vedrò.

    E' stata sistemata la sezione fan-fiction e la tabella è diventata un topic con tutti i Pg disponibili che potete trovare a questo link.

    Sono state pubblicate delle nuove liste in Shipwreck Cove che potrete trovare con l'etichetta Mie Liste che sono satte sistemati con tag diversi per una migliore consultazione.

    Per quanto riguarda il Giornalino, da questo numero in avanti, ci sarà una collaborazione tra il Liberty's Ocean e Il Salotto di Calotta (PatriciaOwen). Si è pensata a una collaborazione su un tema che piace ad entrambe: Firenze! E siccome il suo Giornalino ha già una rubrica dedicata a nozioni e curiosità della Firenze attuale, il The Pickwick Club ne avrà una versione tutta rinascimentale, con focus su qualche personaggio storico, curiosità dell'epoca, e tanto altro. Ogni mese ognuna delle due parti indicherà l'altri, così potete vedere entrambe le versioni.
    Quella del Pickwick si intitolerà invece: "C'era una volta Firenze" e ha preso il posto dell'angolo della poesia (che tanto non si fila nessuno). Perciò... buona lettura!

    Finalmente è stato postato il Gdr Masters of Florence qui sul Liberty's Ocean, sperando di dargli una nuova (terza) possibilità. Ricordo che è sia un gioco a carattere storico che urban-fantsy quindi si gioca sia nel passato che nel presente, con razze (angeli, demoni, discendenti). Se vi stuzzica l'idea, potete richiedere l'abilitazione nel topic solito.

    Di conseguenza è stata sistemata la Guida alle Sezioni.

    PhotoPickwick del mese

    Sale, crani e zucche
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    Perchè si dice averte sale in zucca? Le origini di questa frase risalgono all'antica Roma: 2000 anni fa il sale era molto costoso ed era chiamato appunto "oro bianco". A quei tempi il trasporto delle merci non era affatto semplice: a un certo punto iniziarono ad essere utilizzate le zucche come recipienti per il sale, poiché la buccia se essiccata, risultava essere un contenitore quasi del tutto impermeabile.
    I Romani usavano quindi le zucche come contenitore a prova di umidità per il sale. Perciò "avere molto sale in zucca" non significava dunque "essere intelligenti" ma essere ricchi. Nel corso del 1900, cambia questa definizione cambia il proprio significato in quello che conosciamo oggi.
    La forma "a testa" delle zucche le rende un simbolo perfetto per il cranio umano: avere del sale nella zucca, porta immediatamente dunque l'immaginazione alla materia grigia. Avere sale in zucca simboleggia quindi ancora la ricchezza, ma di intelletto e non più di portafoglio.

    PickwickMusic del mese




    "La magia di Samhain è quella di infinite possibilità."
    Summer's end
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    Parliamo tanto di Halloween in questo periodo, ma c'è un aspetto storico significativo di questa festa così popolare, che forse è celato ai più.
    Samhain, è una festa pagana di origine gaelica che si celebra tra il 31 ottobre e il 1º novembre, mentre nell'emisfero australe, al contrario Samhain si celebra tra il 30 aprile e il 1º maggio. Questa festività è spesso conosciuta anche come Capodanno Celtico.
    Le celebrazioni di Samhain, sia quelle religiose che quelle di folclore, hanno origine da un'antica festività del paganesimo celtico che si suppone abbia influenzato anche la festa popolare di Halloween e la festività cristiana di Ognissanti.
    Ma il nome che significa? Il nome samhain proviene dalla lingua irlandese moderna e deriva dall'irlandese antico, samain, samuin, o samfuin, che potrebbe significare "fine dell'estate".
    In seguito è diventato anche una festività neopagana che si celebra negli stessi giorni, in particolare nel Celtismo e nella Wicca.
    La vigilia di Samhain (in irlandese Oidhche Shamhna) era la festività principale del calendario celtico, probabilmente celebrata verso il 31 ottobre, e rappresentava l'ultimo raccolto.
    Oggi in Irlanda Oíche Shamhna indica la notte di Halloween e i falò quella notte hanno sempre avuto un ruolo importante in questa festa. Anche in epoca cristiana il popolo usava lanciare nel fuoco le ossa del bestiame macellato. Una volta che i falò erano stati accesi, tutti gli altri fuochi venivano spenti ed ogni famiglia prendeva solennemente il nuovo fuoco dal falò sacro. Nell'Ochtertyre del XVIII secolo, un anello di pietre, una per persona, veniva deposto attorno al fuoco, forse su uno strato di cenere. Tutti poi gli girarono intorno con una torcia, esultanti. Al mattino, le pietre venivano esaminate e se ne veniva smarrita una si diceva che la persona che rappresentava non sarebbe vissuta fuori l'anno.
    Alle feste domestiche in tutte le regioni gaeliche e Galles, c'erano molti rituali intesi a indovinare il futuro di coloro che si erano riuniti, specialmente per quanto riguarda la morte e il matrimonio.
    Mele e nocciole erano spesso usate in questi riti e giochi di divinazione. Nella mitologia celtica, le mele erano fortemente associate all'altromondo e all'immortalità, mentre le nocciole erano associate alla saggezza divina. Due nocciole venivano tostate vicino al fuoco, se le noci saltavano via dal fuoco, era un brutto segno, ma se le noci venivano arrostite si prediceva una buona partita.
    Come molte feste celtiche, Samnhain veniva celebrata a più livelli: dal punto di vista materiale era il tempo della raccolta e dell'immagazzinamento del cibo per i lunghi mesi invernali. È la fine del ciclo agricolo e della raccolta finale. Qualunque cosa lasciato nei campi dopo Samhain, è proibito raccoglierlo poiché ora appartiene agli spiriti della natura. È giunto il tempo di prepararsi per l'oscurità che verrà. È tempo di concludere qualsiasi commercio non finito in estate, è tempo di saldare i debiti e i crediti o di riscuotere gli interessi.
    Samhain è una anche festa mitico-rituale che presenta evidenti aspetti di riti di propiziazione e fecondazione. Antichi testi gaelici irlandesi parlano di sacrifici di primogeniti di animali (non si sa se anche quelli umani), offerti all'idolo Cromm Cruaich (Testa del Tumulo). Tale uso crudele sarebbe stato abolito da San Patrizio.
    Samhain è quindi il tempo in cui il semestre scuro comincia.
    Spiritualmente parlando, la festa era un momento di contemplazione. Per i Celti morire con onore, vivere nella memoria della tribù ed essere ricordati nella grande festa che si sarebbe svolta la vigilia di Samhain era una cosa molto importante (in Irlanda questa sarebbe stata Fleadh nan Mairbh, Festa dei Morti). Essere soli in questa occasione significava esporre sé stessi ed il proprio spirito ai pericoli dei rigori invernali.
    Questo era inoltre il periodo più magico dell'anno: era il giorno che non esisteva. Durante la notte il grande scudo di Skathach veniva abbassato, eliminando le barriere fra i mondi, permettendo al mondo dei morti di entrare in contatto con quello dei vivi. I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano in vita, e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore. I posti erano apparecchiati a tavola e accanto al fuoco per accoglierli, le anime dei parenti riconoscenti potevano tornare per elargire benedizioni con la stessa facilità con cui quella di una persona offesa poteva tornare per vendicarsi. Da questo punto di vista le tribù erano un tutt'uno col loro passato ed il loro futuro.
    I Romani entrarono in contatto con la cultura dei Celti la cui festa di Samhain assomigliava alla festa romana dei morti (Lemuria) che era però celebrata nei giorni 9, 11 e 13 maggio, e con la celebrazione del Mundus Cereris.
    Questo aspetto della festa non fu mai eliminato del tutto, nemmeno con l'avvento del Cristianesimo.
    Cosi, all'incirca nel settimo secolo d.C. la Chiesa spostò il giorno di Ognissanti, una festa che onorava il martirio dei primi cristiani, da maggio al primo novembre, in modo da unirla agli antichi rituali druidici del 31 ottobre. Non solo, la Chiesa assegnò anche dei nuovi significati cristiani a molti dei simboli residui associati al Samhain.
    Con la cristianizzazione, nel 835 venne istituita da Papa Gregorio IV la festa delle reliquie cristiane prima dei santi apostoli, poi di tutti i santi il 1º novembre, giorno in cui a Roma si festeggiava San Cesario diacono e martire (santo tutelare degli imperatori romani). Più tardiva di circa un secolo, nel 998 d.C. venne istituita Commemorazione di tutti i defunti (2 novembre), questa volta grazie alla riforma di Oddone di Cluny.
    Nel decimo secolo d.C. si consolidò così la tradizione di celebrare il giorno di Ognissanti durante i riti di inizio dell'autunno. In questa giornata si onoravano tutti i morti, non solo i primi santi cristiani, rinforzando così l'associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell'anno infestata dagli spiriti.
    Con il passare del tempo questi spiriti, che una volta venivano ritenuti selvaggi e potenti, assunsero invece un connotato nettamente diabolico e malvagio.
    Nel tempo durante le celebrazioni per Halloween, apparvero le rappresentazioni di scheletri, fantasmi, altri simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.

    Oíche Shamhna

    Jack o' Lantern

    Jack e la sua Lanterna
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    Mettetevi comodi e vicino a voi accendete una lanterna, che sarà la protagonista di questa storia assieme a una rapa.
    Narra la leggenda che tanti e tanti anni fa, in Irlanda, viveva un fabbro di nome Jack, ubriacone e taccagno, che più volte nel corso della sua vita riuscì ad ingannare il diavolo.
    Era la notte di Halloween quando il vecchio, seduto al bancone di un pub davanti a un grosso boccale di birra, si imbatté nel Diavolo, a cui chiese di trasformarsi in una moneta per un’ultima bevuta, con la promessa di consegnargli per sempre la sua anima. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l'oste. Jack, che era furbo come una volpe, stava per cadere nelle mani di Satana, fu abbastanza veloce da riuscire a intascarsela.
    Poiché, poi, possedeva anche una croce d'argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo: lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non fosse tornato a reclamare la sua anima. E Satana accettò.
    Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrarono, e Satana gli chiese di cogliere una mela dall'albero per lui. Una volta salito, il diavolo si trovò intrappolato sull'albero, perché Jack aveva posizionato una croce alla sua base. Jack lo avrebbe aiutato solo se gli avrebbe risparmiato l'inferno. Il Diavolo, che si trovava in una situazione difficile, non poté far altro che accettare e Jack gli permise di scendere.
    Quando Jack morì, a causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso nel Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell'Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone infernale ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto la rapa che stava mangiando.
    L'anima di Jack, allora, restò intrappolata nel mondo dei vivi, dove si trovò a vagare tenendo in mano una fiamma eterna dell'inferno, ultimo dono del diavolo a Jack, che la posiziona all'interno di una rapa. Jack o' Lantern, infatti, è l'abbreviazione di Jack of the lantern, e si dice che sia il simbolo delle anime dannate ed errabonde.




    "Janara si nasce, non si diventa."
    Tra credenze e sabba
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    Ci sono vari paesi, in cui le streghe sono assai famose anche da noi in Italia. La figura della strega era molto popolare nello stivale italico a cavallo tra fine 400 e inizio 500 tanto da avere nomi diversi.
    Jannara a Benevento, Iannara Napoli e dintorni. Stria in Liguria, Lombardia, Emilia, Trentino e Friuli-Venezia Giulia. Strìa, Striga, Strigo in Veneto ma anche in Sardegna. Borde in Toscana. Mavara o Majara in Sicilia, Magara in Calabria e Basilicata. Masciáre (Bari e provincia), Masciáre o Chivàrze (Taranto e provincia) Macàra (Salento). Stroll'ca in Umbria e Strolleca a Macerata. In alcuni punti dell'Irpinia c'è pure la maciara.
    Nomi che a volte sono molto simili.
    Il significato di strega deriverebbe infatti dal latino striga e stryx, corrispondente in greco a stryx e strygòs ovvero strige, barbagianni o uccello notturno. Col passare del tempo, assunse il significato di esperta di magia e incantesimi.
    Ci sono tuttavia molti altri sinonimi come fattucchiere, bestie eretiche, lamie, incantatrici e megere.
    Persino befana, quella Befana.
    Esse erano temute e infine un po' ovunque furono processate. Voli notturni, adorazioni sataniche notturne, accoppiamenti mostruosi col demonio in persona, repulsione alle croci e a poggetti sacri, sabba, unguenti volanti, banchetti antropofagi e sacrifici di bambini. Queste e altro ancora veniva in mente ai fantasiosi inquisitori come accuse verso le poverette inquisite.
    Nei dibattiti religiosi riguardanti l'eresia e la stregoneria, grazie alla crescente diffusione dei trattati demonologici, la figura della strega iniziò a imporsi come minaccia concreta da combattere con ogni sforzo. Gran parte delle credenze e usanze popolari che conservavano l'impronta di antichi miti pagani si trasformarono nel vasto repertorio magico-diabolico degli inquisitori.
    Un'ulteriore spinta alla caccia a queste figure, venne data dalla pubblicazione nel 1487 in Germania, del famoso "Malleus Maleficarum", che spiegava nel dettaglio come riconoscere, processare ed interrogare le streghe in modo efficace tramite delle torture crudeli.
    In questo modo, tra il XV e il XVII secolo furono estorte numerose confessioni di supposte streghe che avevano la sola "colpa" di essere donne, alle volte semplicemente venivano denunciate da un vicino o vicina rancorosa, per invidia, per paura, per cattiveria.
    La caccia alle streghe in Val Camonica, nel processo di Triora, ed a Benevento, ne sono tre grandi esempi, ma non mancano altri luoghi come il Tonale (tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige); in Val di Fiemme (Trentino e una minima parte in Alto Adige) e Val di Non (Trentino); a Como, Bormio e Rossino (Lombardia); Rifreddo e Peveragno (Piemonte); Mirandola (Emilia Romagna); Castel Vittorio, Sanremo e Triora (Liguria) ed anche a Benevento (Campania).
    La maggior parte delle volte le streghe venivano bruciate sul rogo, vive s'intende, mandate al patibolo o comunque punite con la morte con metodi più o meno atroci.
    Tuttavia, non è in questo paese che si scateneranno più violentemente queste persecuzioni (eccetto nel nord del Piemonte), né quello in cui mieteranno più vittime, in quanto l'Inquisizione cattolica in Italia era avversa ai processi sommari.
    Strano vero? Ma solo perchè avrebbero potuto minare l'autorità ecclesiale.
    Mentre in Francia, Gran Bretagna e in Germania furono molto più inflessivi.
    Ma perchè le donne? A differenza di quanto si crede, nel Medioevo, le persecuzioni erano rivolte perlopiù verso ebrei, musulmani, valdesi, catari e albigesi, additati come eretici solo per avere un altro credo.
    A quell'epoca invece le donne, avevano più libertà di quanto si pensi: non erano solo allevatrici, bambinaie, creatrici di lozioni o casalinghe disperate con una banda di bambini da crescere. Alcune avevano anche attività di artigianato, commercio, ma più l'era moderna avanzava e più la misoginia aumentava.
    Altrei motivi, come per esempio a Triora, era la carestia, a cui si diede la colpa a un gruppo di donne anche se in realtà, in parte fu determinato da una manovra economica dei proprietari terrieri.
    In Val Camonica invece, l'isolamento in cui vivevano gli abitanti, la loro condizione sociale e abitudini, insieme alle infermità e alle deformazioni fisiche dovute alle malattie, generavano in chi visitava la valle, un sentimento di sospetto e paura che affondava le radici nel pregiudizio.
    È solo dopo la scoperta delle Americhe da parte di Colombo, nel momento in cui nacque l'Umanesimo e in cui apparì la stampa, che incominciò la caccia alle streghe, soprattutto verso il genere femminile. Alla faccia dell'umanesimo e della storia moderna.
    Perfino papa Leone X (figlio di Lorenzo il Magnifico), nel febbraio del 1521, con il breve "Honestis petentium votis", affiancò ai vescovi e anche agli inquisitori, il vescovo Altobello Averoldi, che già aveva avuto incarichi del genere in precedenza.

    Dite Cheese?

    Tra rancore e segale
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    Diceva Voltaire: "Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle" eppure c'è un caso di in cui se ne parla ancor oggi, una delle più terribili e inspiegabili caccia alla streghe sul finire del 1600.
    La comunità di Salem Village fu fondata nel 1626 da Roger Conant sulla costa atlantica del Massachusetts, nell'Essex.
    Nell'inverno fra il 1691 e il 1692, alcune giovanette erano solite riunirsi, per gioco, cercando di indovinare il loro futuro e una di loro ideò una specie di rudimentale sfera di cristallo: un bianco d'uovo sospeso in un bicchiere pieno d'acqua.
    Si chiamava Sarah Cole e disse al processo di aver intravisto galleggiare "uno spettro in sembianza di bara".
    Quell'esperienza preoccupò alcuni genitori delle ragazze che nel febbraio 1692 si rivolsero al reverendo Samuel Parris, padre di una delle giovani e zio di un'altra. Samuel, a sua volta, si rivolse al medico William Griggs e insieme convennero che poteva trattarsi di malocchio o stregoneria malefica. Essendo la stregoneria proibita, sporsero denuncia contro ignoti, tuttavia, su consiglio di altri pastori puritani, il reverendo Parris non prese alcuna iniziativa.
    Poco tempo dopo, una coppia di schiavi caraibici di casa Parris, Tituba e John Indian, istigati da una donna del villaggio, Mary Tibley, fecero mangiare a un cane quella che era chiamata chiamato Witches cake, composta da farina di segale mista a urina delle giovani colpite dal maleficio, per vedere se l'animale avrebbe provato gli stessi effetti.
    Parris denunciò ovviamente la Tibley, ma da quel giorno, come per contagio, altre otto ragazze, comprese tra i dodici e i diciannove anni, cominciarono a mostrare strani comportamenti. Il primo processo si svolse il 2 giugno dello stesso anno e da lì i casi aumentarono a dismisura.
    A fine estate del 1692 si manifestò un certo disagio nella Corte di giustizia, quando si accorsero che le esecuzioni non avevano messo fine all'ondata di stregoneria che aveva colpito Salem. Il 12 ottobre il governatore Phips proibì ogni ulteriore carcerazione o processo per fatti di stregoneria e sciolse la Corte. Nel mese di novembre, i processi furono sospesi in via definitiva e nei primi mesi dell’anno successivo furono esaminati i casi rimasti in sospeso.
    All'inizio del 1693 una speciale Corte di giustizia prese in esame gli ultimi 52 casi: 49 detenuti furono assolti e a tre, condannati a morte, fu commutata la pena. Da allora non si registrò più alcun altro caso di stregoneria.
    A parte le riserve sui metodi di indagini alzati da reverendo Increase Mather, personaggio eminente in ambito locale, e in parte dal figlio di quest'ultimo, Cotton Mather, che riuscì a fermare i processi, ci sono molti lat ambigui di questo caso: la giovane età delle ragazze, facilmente influenzabili, accuse di molti testimoni basate su sogni, visioni o premonizioni, prove impossibili da verificare come certe, isteria di massa e... ciò che mangiavano.
    Ebbene sì, per tradizione, si dice che le ragazze presunte afflitte siano state intrattenute dalla schiava dei Parris, Tituba, in realtà, i ricercatori hanno esplorato varie spiegazioni mediche e psicologiche per i sintomi osservati, tra cui isteria psicologica e l'ergotismo, causati dal consumo di pane di segale fatto con cereali infetti dal fungo Claviceps purpurea, noto come segale cornuta, una sostanza naturale da cui deriva l'LSD, coerente con molti dei sintomi fisici di chi era un presunto affetto da stregoneria.
    Altri affermavano che potevano essere affetti da encefalite letargica, una malattia i cui sintomi corrispondono ad alcuni di quelli riportati a Salem e che avrebbe potuto essere diffusa da uccelli e altri animali.
    Nessuno delle due ipotesi spiega però come mai i sintomi siano apparsi e scomparsi quasi di colpo.
    Alcuni storici moderni sono meno propensi alle spiegazioni biologiche, preferendo invece esplorare motivazioni come la gelosia, il dispetto, il rancore e risentimento, il bisogno di attenzione e una società puritana molto restrizionista, per spiegare il comportamento, oltre che prove contraffatte, come avevano sospettato i critici contemporanei dei processi. Ad alcuni dei sospettati o familiari di essi, furono inoltre riscontrate malattie psicologiche o isteria.
    E' stato anche fatta un'ipotesi con motivazione psicologica: alcune persone potevano essere affette da un disturbo da stress post-traumatico, a causa della guerra di re Filippo (chiamata anche Guerra di Metacomet), un conflitto armato avvenuto nel 1675-1676 tra un gruppo di popolazioni indigene, i cui sopravvissuti incolparono i leader coloniali per il successo degli attacchi, accusandoli di incompetenza, codardia e corruzione. Alcuni degli imputati erano quegli stessi leader, accusati da domestiche che erano scappate al massacro nell'infanzia.
    La verità forse non si saprà mai con certezza, ma con ogni probabilità, la stregoneria è una delle ipotesi meno certe.




    "Firenze è l'essenza umana che diventa divina."
    C'era una volta Firenze
    Business-Quill-With-Ink-icon
    Inauguriamo questa nuova rubrica, con la figura di Giuliano de' Medici. Fratello minore di Lorenzo il de' Medici, Giuliano è rimasto più nell'ombra rispetto alla luce del fratello, ed è noto ai più per essere stato assassinato il giorno di Pasqua, il 26 aprile 1478 nella Cattedrale di in Santa Maria del Fiore.
    Giuliano nacque il 28 ottobre 1453 da Piero detto il Gottoso de' Medici e Lucrezia Tornabuoni e come il fratello Lorenzo, nella cultura umanistica dell'epoca, sebbene i suoi profitti furono modesti. Crebbe in un famiglia piena di cultura, arte e mecenatismo, di cui si farà spesso carico il fratello Lorenzo.
    A soli quindici anni, alla morte del padre, si ritrovò a capo de facto della Signoria di Firenze assieme al fratello, che si fidava ciecamente di lui, sebbene avessero due caratteri molto diversi e le liti usuali tra i due. Giuliano rimase comunque in una posizione secondaria, che contrastava con le sue ambizioni.
    E com'era Giuliano? Diceva il poeta Angelo Poliziano: Era magnanimo e costante, religioso e di buoni costumi, si interessava moltissimo alla pittura, alla musica e a tutte le cose belle. Inoltre aveva un ingegno portato per la poesia, scrisse alcune poesie in volgare, piene di pensieri seri e importanti, e leggeva volentieri poesie d’amore. Era magnanimo e costante, religioso e di buoni costumi, si interessava moltissimo alla pittura, alla musica e a tutte le cose belle. Era molto gentile e pieno d’umanità, aveva grande rispetto per il fratello, oltre a forza e virtù.
    Nel 1473 venne indirizzato verso la carriera ecclesiastica cardinalizia e perciò dovette intraprendere frettolosamente lezioni di latino, ma, nel caso di morte improvvisa di Lorenzo, Giuliano avrebbe potuto lasciare senza problemi e succedergli alla guida dello stato per proseguire la dinastia dei Medici alla guida di Firenze. Tuttavia, si dedicò molto più volentieri alla vita di campagna, con la caccia, la pesca e l'equitazione. Amante delle cavalcate, del lancio del giavellotto, del salto e della lotta, adorava particolarmente la danza, la pittura e la musica, oltre a dilettarsi nello scrivere poesie, abbandonò presto la sua carriera cardinalizia.
    Ciononostante però, Giuliano non succederà mai al fratello, in quanto, nel 1478 la famiglia Pazzi, con l'appoggio di Papa Sisto IV ormai ostile ai Medici, del Duca di Montefeltro, Girolamo Riario, e all'organizzazione di alcuni membri della famiglia Pazzi, tra cui spiccò Jacopo e Francesco de' Pazzi, rispettivamente zio e nipote, che grazie al legame famigliare ottenuto (il fratello di Francesco, Guglielmo, sposò la sorella di Giuliano e Lorenzo, Bianca), organizzarono una congiura ai danni dei due fratelli Medici.
    L'epilogo è ormai noto, ma a rimetterci la pelle fu solo Giuliano che, grazie a Francesco e Bernardo Bandini (il sicario destinato a Giuliano) prelevarono da casa un indisposto Giuliano, lo abbracciarono per capire se avesse indosso un giaco di maglia a protezione e una volta capito che non ne indossava alcuna, e nemmeno un'arma, lo accompagnarono in chiesa, a messa iniziata. Lì, al segnale convenuto (il momento dell'elevazione), si avventarono su di lui con i coltelli, con talmente tanta furia da far accasciare Giuliano a terra in un lago di sangue per le numerose ferite riportate e la testa fracassata da un colpo.
    I funerali di Giuliano si svolsero il 30 aprile.
    Lorenzo si sa, si salvò arroccandosi nella sagrestia con pochi amici fedeli, e una volta in salvo, colse l'occasione per accentrare definitivamente tutto il potere nelle sue mani, fece damnatio memoriae di ogni bene materiale e finanziario dei Pazzi e non fece nulla per sedare la rivolta che lo stesso popolo creò contro la famiglia che aveva osato uccidere i Medici. Fece guerra a Papa Sisto IV che scomunicò l'intera città fiorentina per un periodo, fece guerra al Regno di Napoli e Repubblica di Siena che accerchiarono Firenze. Le operazioni militari si protrassero fino agli accordi di pace del 13 marzo 1480 ma le discussioni continuarono fino a quando, a luglio, l'invasione ottomana delle Puglie (Sacco di Otranto) concentrò l'attenzione nel sud Italia, rendendo necessaria la chiusura della questione per cause di forza maggiore.
    Ciononostante però, senza la presenza di Giuliano, Lorenzo diverrà quello che ancor oggi chiamiamo tutti Il Magnifico. La congiura dei Pazzi ad ogni modo, dimostrò che le congiure dirette contro a più capi, sono ancor più rischiose di quelle dirette contro un singolo, perché, se il colpo riesce solo a metà, quelli sopravvissuti diventano ancor più violenti.
    Giuliano era ed è ancora oggi, famoso per essere stato l'amante di Simonetta Cattaneo, la musa dell'artista Sandro Botticelli, in cui li raffigurerà insieme nel quadro Venere e Marte. Lascerà però ai posteri un figlio non da Simonetta, morta esattamente due anni prima di Giuliano per tisi (o adenoma pituitario), il 26 aprile 1476, ma da Fioretta Gorini.
    Giulio Zanobi di Giuliano de' Medici, nascerà il 26 maggio 1478, a un mese esatto dalla morte del padre, e andrà subito sotto l'ala protettrice protezione dello zio, proprio Lorenzo. Sarà il cugino Giovanni, secondogenito del Magnifico e futuro Leone X a legittimarlo nel 1513, tanto che in seguito anche Giulio diverrà papa con il nome di Clemente VII.
    Anche Clemente VII avrà un figlio illegittimo, Alessandro de' Medici detto il Moro per via delle sue fattezze e della sua carnagione olivastra. Anche Alessandro, come il nonno Giuliano, verrà assassinato, ma stavolta da un componente della stesa famiglia Medici: Lorenzino de' Medici, cugino del Magnifico dal ramo Popolano (ovvero dal fratello del nonno del Magnifico), assieme al suo servitore. I due lo aggredirono a colpi di spada e pugnale, e a nulla valse la feroce reazione di Alessandro che combatté con tutte le sue forze prima di essere ucciso.
    Dalla figlia di Alessandro, Giulia, benché illegittima, discenderà per seconde nozze con con Bernardetto de' Medici, l'intero albero genealogico dei Medici di Ottajano, esistente ancora oggi, nel XXI secolo.

    Se siete interessati a conoscere belle altre curiosità sulla città di Firenze, vi rimando alla rubrica: Piccole curiosità su Firenze di Ottobre, del Il Giornalino de Il Salotto.

    Perche' la zucca?
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    La tradizione vuole che solo verso il 1700 iniziò a sorgere l’usanza di intagliare strani e spaventosi volti nelle rape e di inserire nel loro interno delle candele illuminate proprio per far allontanare gli spiriti maligni.
    Nel 1845 però, una spaventosa carestia in Irlanda obbligò moltissime persone a immigrare in America portando con loro anche queste tradizioni. La difficoltà di reperire rape nel nuovo continente fece si che il tubero fosse sostituito dalle molto più diffuse zucche gialle che ancor oggi sono uno dei simboli più famoso di Halloween.

    Ringraziamenti
    Con questo piccolo spazio ringrazio tutti di aver letto. I testi sono stati scritti di mio pugno, con il piccolo ausilio di qualche sito di rilevanza per gli aspetti più tecnici e l'onere della veridicità:
    https://it.wikipedia.org/
    www.treccani.it/
    www.cookist.it/
    www.studenti.it/
    La soffitta delle streghe

    Per le icon categorie si ringrazia:
    www.iconarchive.com/
    Per le fotografie si ringrazia:
    www.google.it/

    Vuoi contattare la Direttrice per i prossimi argomenti? Lo puoi fare QUI nel topic.
    Se ti interessa potremo parlarne insieme e avrai i tuoi ringraziamenti nel prossimo episodio!

    Piccolo spazio pubblicita'



    Testi, Codice & Grafica by Liberty's Ocean © Non copiare o prelevare, grazie!


    Edited by Liberty - 30/3/2024, 21:01
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    Aaaaah che bello questo giornalino! Sarò sincera: io e Halloween non andiamo molto d'accordo, nel senso che non è una delle "feste" che mi intriga o appassiona. La ignoro e passo oltre, però è interessante conoscere le origini della festa e dell'uso delle zucche. Eh si, cuoriciosa e fantasy in veste rosa, ma non troppo! Una scelta controvento che stranamente mi piace!
     
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    Si ho voluto metter e qualcosa di più storico che le solite cose di Halloween. ^^ Certo, cuoricinosa e con una layout bellissimo!
     
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    In bocca al lupo per il gdr e buon viaggio nel tempo fino a metà del 1400 :cuore:
     
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    Grazie mille Sele! ❤️ Di sicuro se potessi usare una macchina del tempo rimango là XD
     
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    Eccomi qui, finalmente, a leggere il giornalino.
    Come sempre lo trovo super interessante soprattutto mi è piaciuto la storia del "sale in zucca", oltre alla nuova rubrica che è nata ed alla nostra collaborazione ;). Cosa dire della leggenda di Jack? Interessante, mi sono immaginata subito il protagonista di "the nightmare before christmas" anche se la sua testa non aveva la forma di una zucca, ma dettagli :D.
    Per quanto concerne il gdr spero che ti non lo chiuda, spero però che prima o poi arriveranno utenti interessati a giocarci :D.
     
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    Ciaao, grazie per aver partecipato! Si è interessante, nemmeno io la sapevo, scoperta per caso e mi è piaciuta da mettere, anche perchè alcuni proverbi e modi di dire hanno delle storie dietro intriganti. Strano come spesso tutto riconduca ai romani!

    hahahha idem, però, come detto del sale in zucca, se una zucca ricorda il cranio, il parallelismo ci sta eccome! Ed poi Jack in nightmare before Christmas all'inizio, proprio nella prima canzone "Questo è Halloween" arriva con una zucca in testa perciò XD

    Guarda sono molto delusa da come sta andando, per ora lo terrò però non so quanto avrà vita.

    Si è una bella collaborazione, anche perchè l'amore per Firenze ci accomuna, solo in epoche diverse ^^
     
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